Lo scorso mese di settembre le comunità di Cevo e della Valsaviore hanno perso una delle figure più grandi: "il nostro Tone".

Già, "il nostro Tone".... Si lo, consideravamo nostro perché sempre presente in ogni evenienza, ad ogni necessità e comunque in qualsiasi iniziativa si facesse o si organizzasse.

C'era ovunque, era instancabile tanto che ci si domandava dove trovasse l'energia e la disponibilità. In poche parole era onnipresente.

Il tributo che gli ha dato la comunità della Valsaviore il giorno dell'ultimo saluto è stato eloquente, c'erano tutti, mancavano solo coloro che erano fisicamente impossibilitati ad esserci, ma sicuramente anche questi erano presenti con il pensiero ed il cuore.

Questa è stata la dimostrazione che non bisogna essere nè ricchi nè potenti per essere gratificati e omaggiati.

Chi come me ha avuto la fortuna di incontralo e di conoscerlo non può che confermare quanto bene si stava accanto a lui, anche se ovviamente bisognava lavorare ed impegnarsi e allo stesso tempo detestava chi non lo facesse.

Dipendente del Comune di Cevo sino al 2013, i più giovani lo ricordano come autista dello scuolabus, cuore del gruppo comunale di Protezione Civile, nel Cevo Sport, Banda Musicale, Pro Loco, Museo della Resistenza, Avis, Aido, Anpi, Alpini, Teatro, Oratorio.. insomma, ovunque vi fosse la necessità di un volontario, Tone c'era.

L'ultimo grande sforzo che personalmente gli chiesi fu quello della candidatura a Consigliere Comunale. In quell'occasione mi guardò e rispose convintamente di si ed era quello che forse si aspettava quale riconoscimento e attestazione di stima della nostra amicizia, ben sapendo altresì che così per i successivi 5 anni avrebbe dovuto impegnarsi ancora di più per il Comune. Perdo un grande amico, uno di quelli che si incontrano poche volte nella vita, con cui abbiamo passato bei momenti a partire dalle numerose partecipazioni alle Adunate Nazionali degli Alpini, alla discesa a Roma per il Giubileo 2000 della Protezione Civile in compagnia del compianto Gioanu, alla visita agli amici di Francavilla Fontana e tante tante altre volte che si perdono nel tempo.

La sua frase che ricordo in maniera piacevole è: "Al tép de baratâm e rie" (il tempo di cambiarmi d'abito e arrivo).

Grazie Tone, anche nel momento in cui ci hai lasciato su quella maledetta strada hai dimostrato la tua generosità e quanto hai seminato con il dono dei tuoi organi: immagino il sussulto che avrà avuto il ricevitore del tuo immenso cuore.

Come ho ricordato nell'ultimo saluto tra le lacrime, dietro ad un grande uomo, c'è una grande famiglia e quindi un grazie a Giusi, Manuel e Lorena oltre agli amati nipoti che perdono un grande nonno.